Parrocchia San Maurizio Canavese ( TO )

                         



14 APRILE 2025    ORE 21.00 

IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2Cor 5,20). È un grido che giunge sino a noi, che risale attraversando la storia, per tutto il tempo che ci separa dalla missione dell’Apostolo Paolo nella comunità cristiana di Corinto.  Di fronte a divisioni, contese e lotte all’interno della comunità cristiana Paolo ha elevato questo accorato appello. Oggi lo abbiamo ascoltato, in questo momento di preghiera che ci vede riuniti anche quest’anno per dare inizio al cammino che ci condurrà attraverso la Quaresima alla celebrazione, della crocifissione, morte e risurrezione di Cristo nella Pasqua. 

Lasciamo che questo tempo sia così come ci ha chiesto Gesù nel Vangelo che come ogni anno ascoltiamo in questo mercoledì delle ceneri, e che oggi riascoltiamo in modo nuovo. 


 Un tempo di elemosina, di dono ai fratelli e alle sorelle che più hanno bisogno. Ricordandoci che il modello, il maestro per ogni elemosina non sono i ricchi che al tempio di Gerusalemme buttavano monete pesanti, ma prese da quanto per loro era superfluo, bensì la vedova che avendo solamente ancora due spiccioli a disposizione li ha gettati entrambi nel tesoro del tempio, “tutta la sua vita”.


 Un tempo di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, un tempo vissuto alla presenza di Dio, durante il quale a Lui presentiamo con calma distesa quanto ci preoccupa e ci dà gioia, quanto ci interessa, ciò che desideriamo ed amiamo, i bisogni e le necessità nostre, dei nostri cari, del mondo intero. La preghiera ci permette di allargare i nostri orizzonti fino alla dimensione stessa di Dio, è il dialogo che rende pienamente umani. 


Un tempo di digiuno. Un tempo cioè di immedesimazione con coloro che mancano dell’essenziale per vivere, e verso i quali possiamo essere solidali solamente se almeno un poco ne condividiamo le fatiche: da sazi, da sani, posti al riparo da ogni preoccupazione siamo troppo distanti da chi sta al margine della vita. Un digiuno che è capace anche di scardinare false sicurezze e ci dona il frutto della fiducia nell’unico Signore e Dio, purificandoci da idoli piccoli e grandi che tentano di impadronirsi della nostra fedeltà.  Fede e fiducia che ci fanno fratelli e sorelle, tutti, figli del Padre che è nei cieli, il misericordioso che “fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,45). Padre, Dio di pace.


 Preghiamo affinché questo cammino, questo tempo di Quaresima realizzi per noi quanto viene invocato nella Liturgia dalla benedizione delle ceneri, che fra poco verranno imposte sul nostro capo. Che cioè “attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, giungiamo completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del Figlio di Dio”.  Il Crocifisso Risorto che agisce nella storia ci può rinnovare completamente, ci dona coraggio, fedeltà, creatività nel bene, ci permetterà di vivere la vita come una celebrazione di Risurrezione, di pienezza di vita, di pace vera. 








GIOVEDI SANTO – MESSA IN COENA DOMINI

                              17 APRILE 2025    ORE 21.00 

 
Il sacerdozio nasce dall’Eucaristia: è il dono per l’unità
All’interno della comunità, i rapporti reciproci sono valutati in chiave di servizio e non di potere, e trovano la loro più perfetta espressione nel momento dell’azione eucaristica. Chi  «presiede» la comunità e ne è responsabile, presiede anche l’Eucaristia: la raccoglie nella preghiera comune, come la unisce nelle diverse attività della parola e dell’aiuto reciproco.

Il Concilio Vaticano II afferma: «I Presbiteri... ad immagine di Cristo, sommo ed eterno Sacerdote, sono consacrati per predicare il vangelo, pascere i fedeli e celebrare il culto divino, quali veri sacerdoti dei Nuovo Testamento... Esercitando, secondo la loro parte di autorità, l’ufficio di Cristo Pastore e Capo, raccolgono la famiglia di Dio, quale insieme di fratelli animati da un solo spirito, e per mezzo di Cristo nello Spirito li portano al Padre... » (LG 28). 


«Il senso ultimo del sacerdozio di Cristo e di ogni sacerdozio che da lui trae origine, è quello di essere modello per tutti coloro che offrendosi in lui, con lui, per lui in sacrificio a Dio gradito, mettono la loro vita a servizio dei fratelli.... Cristo e il suo mistero vive e perdura nella Chiesa; la Chiesa non fa altro che rendere attuale questo mistero di salvezza mediante la Parola, il Sacrificio, i Sacramenti, mentre riceve in sé per la forza dello Spirito Santo, la vita del suo Signore da testimoniare nel mondo... Da questa sacramentalità della Chiesa... scaturisce il significato essenziale della consacrazione-missione di quanti sono chiamati a predicare il Vangelo, a presiedere le azioni di culto e a svolgere un ruolo di guida del popolo di Dio» (Ordinazione del Vescovo, dei Presbiteri e dei Diaconi, Premesse, p. 12).











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AUGURI DI BUONA PASQUA!!!